Enzo Di Grazia, 1991
Un altro “ritorno” dopo l’esperienza di Montefiore Conca è quello di Riziero Giunti che, allora, attraversò tutti gli ambienti della rocca con un “continuum” di strutture in legno.
A Riccione propone un aggiornamento fondamentale del gusto minimalistico della scultura; che non “penetra” più nella realtà oggettiva dell’architettura preesistente, ma vi sovrappone elementi formali fantastici, reinventando il reale dopo averlo per anni vissuto dall’interno, per coglierne le linee essenziali e trasformarle plasticamente.
Sicché, la sua opera sembra ispirata ad un rapporto più distaccato tra arte e territorio, in maniera da assicurare all’arte una nuova e più ampia autonomia.

Dal catalogo della mostra “la pietra e il mare”, Riccione 1991